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BREATH TEST E INTOLLERANZE ALIMENTARI

Le intolleranze alimentari sono legate all’incapacità del nostro corpo di digerire e assimilare alcuni componenti degli alimenti oppure sono dovute a fenomeni infiammatori dell’organismo provocati dal cibo. Spesso le intolleranze alimentari possono causare sintomi a livello dello stomaco o dell’intestino, difficoltà di digestione, mal di testa, stanchezza immotivata.
Presso il nostro laboratorio eseguiamo:

  • Breath test per intolleranza al lattosio
  • Esami per la diagnosi di celiachia
  • Ricerca di IgG alimentari

BREATH TEST per intolleranza  al lattosio

Il lattosio è uno zucchero complesso (disaccaride) presente nel latte ed in molti prodotti caseari. Per poter essere assorbito ed utilizzato dall’organismo, esso deve essere scomposto nei due zuccheri semplici che lo compongono: il glucosio e il galattosio. Questa digestione è operata dall’enzima lattasi, prodotto dalle cellule della parete dell’intestino tenue.

La mancanza della lattasi determina il passaggio del lattosio non digerito dall’intestino tenue al crasso, dove i batteri della flora residente sono in grado di digerirlo producendo gas idrogeno ed acido lattico. Questo processo può comportare lo sviluppo di gas, gonfiore e dolori addominali con lo sviluppo di flatulenza e diarrea entro 30 minuti e fino a due ore dopo l’assunzione di latte o prodotti caseari. Quasi tutti i bambini nascono con la capacità di digerire il lattosio, ma la produzione della lattasi diminuisce in genere con l’età. Nel mondo, circa il 60-70% della popolazione sviluppa un qualche grado di intolleranza al lattosio dopo il raggiungimento dell’età adulta, con una frequenza che varia in base all’etnia. Infatti, mentre solo il 5% dei nord-europei è intollerante al lattosio, gli asiatici ed i nativi americani diventano intolleranti al lattosio nel 90% dei casi.
Attualmente è il test eseguito più frequentemente per la diagnosi di intolleranza al lattosio. Per l’esecuzione del test, al paziente viene somministrata una bevanda contenente una quantità nota di lattosio; quindi viene gli chiesto di espirare, ad intervalli di tempo regolari, in un macchinario in grado di misurare la quantità di idrogeno presente nell’aria espirata. Infatti nelle persone intolleranti al lattosio, il lattosio non digerito viene metabolizzato dalla flora batterica residente presente nell’intestino crasso con la conseguente produzione di quantità in eccesso di gas idrogeno. Questo passa nel circolo ematico e viene eliminato tramite l’espirazione. L’aumento dei livelli di idrogeno nel respiro indica con buona probabilità la presenza di un’intolleranza al lattosio.

ESAMI PER LA DIAGNOSI DI CELIACHIA

La celiachia è una malattia autoimmune caratterizzata da un’inappropriata risposta immunitaria al glutine, una proteina presente nel grano, nella segale, nell’orzo. Gli esami sierologici della celiachia sono utili nella diagnosi e nel monitoraggio della celiachia e di altri disturbi relativi all’intolleranza del glutine e rilevano gli autoanticorpi (prodotti come risposta immunitaria) nel sangue del soggetto affetto.

La risposta immunitaria causa infiammazione dell’intestino tenue, il danneggiamento e la distruzione dei villi che ricoprono il lume intestinale. I villi sono estroflessioni, ripiegamenti del tessuto verso l’esterno che aumentano la superficie, permettendo l’assorbimento di nutrienti, vitamine, minerali, fluidi ed elettroliti. Quando la persona affetta ingerisce il glutine il suo sistema immunitario produce autoanticorpi diretti contro una parte costituente dei villi intestinali.

Quando i villi sono danneggiati o distrutti, viene ridotto l’assorbimento di cibo e la persona affetta sviluppa sintomi associati alla malnutrizione e al malassorbimento.

In passato l’unico modo per diagnosticare la celiachia era analizzare un frammento di tessuto prelevato con una biopsia dell’intestino tenue. Anche se l’analisi del tessuto al microscopio è tuttora considerata il gold standard, ovvero l’esame di conferma per la diagnosi di celiachia, la disponibilità di altri esami non invasivi ha ridotto il numero di biopsie richieste.

Gli esami del sangue per la celiachia misurano la concentrazione di alcuni autoanticorpi. Tra gli anticorpi vengono misurati la classe IgA (Immunoglobuline A) e la classe IgG (immunoglobuline G), le IgA però sono più usate perché più specifiche. IgG e IgA sono due delle cinque classi di proteine anticorpali prodotte dal sistema immunitario in risposta a uno stimolo. Le IgA sono gli anticorpi primari presenti nelle secrezioni gastrointestinali.

Gli autoanticorpi di classe IgG vengono testati nei pazienti con carenza o assenza di IgA, evento che accade nel 2-3% dei casi di celiachia e che può portare a un risultato del test falso- negativo.

Tra gli esami per la celiachia ci sono:

Anticorpi anti-tranglutaminasi tissutale (anti-tTG), IgA: è un esame che rileva gli anticorpi diretti contro la tranglutaminasi dei tessuti, un enzima che favorisce la reticolazione di alcune proteine, è il test più sensibile e specifico per la celiachia. Nei pazienti carenti di IgA, viene richiesto il test per le IgG.
Quantificazione di Immunoglobuline A (IgA): la misura della concentrazione totale di IgA nel sangue per capire se il soggetto ha carenza o assenza di IgA
Anticorpi anti-gliadina deaminata, IgA: determina la presenza di anticorpi di classe IgA anti- gliadina deaminata e, come per gli anti-tTG, possono essere testate le IgG nelle persone con carenza o assenza di IgA.
Anticorpi anti- endomisio (EMA), IgA: rileva gli anticorpi diretti contro l’endomisio, il sottile strato di tessuto connettivo che ricopre le fibre muscolari

RICERCA DI IGG ALIMENTARI

La produzione di anticorpi contro sostanze estranee (ad esempio virus, batteri…) è un processo fisiologico normale, che non necessariamente porta alla malattia. Un’intolleranza alimentare si sviluppa quando il paziente ha un aumento della permeabilità intestinale ai componenti alimentari. I componenti entrano nel flusso sanguigno ed il sistema immunitario può reagire producendo anticorpi IgG contro le sostanze estranee. Ciò porta alla formazione dei cosiddetti immunocomplessi che possono innescare una moltitudine di sintomi tramite reazioni infiammatorie.
Il testo in uso nel nostro Laboratorio è basato sulla metodica ELISA e dosa le IgG di 90 alimenti diversi che sono tutti in grado di indurre una intolleranza alimentare. Gli anticorpi sono determinati singolarmente per ciascun alimento.

E’ possibile rilevare in quale misura il corpo reagisce ad ogni alimento, guardando la forza della reazione immunitaria. Le reazioni sono divise in 4 classi (da 0 a 3, codificate da un colore). I risultati della classe 3 indicano una forte reazione immunitaria, la classe 2 mostra una reazione moderata e le classi 0 e 1 indicano l’assenza o solo piccole quantità di anticorpi.
I risultati ottenuti con il test non devono essere considerati diagnosi e non devono essere utilizzati per apportare modifiche alla dieta. La sola presenza di anticorpi non è sufficiente ad indicare unamalattia, occorre che ci siano sintomi associati. Si prega di non effettuare autodiagnosi e di consultare uno specialista qualificato che possa prendere decisioni per migliorare lo stato di salute.